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Marco Pini, Consulente SEO e UX Designer

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Come si diventa un SEO HERO? Intervista a Walid Gabteni vincitore del concorso mondiale per SEO di Wix e di 50.000 dollari!

23 Marzo 2017 - Marco Pini

Oggi ho il piacere di fare quattro chiacchiere con Walid Gabteni (Light On Seo) parigino ma oramai fiorentino come me da molti anni.

Walid ha appena vinto il concorso mondiale di Wix (“SEO HERO” con un montepremi di ben 50.000 $) ed è un consulente SEO per progetti in lingua italiana e francese.

Il concorso SEO Hero, è stato indetto da Wix (la nota piattaform per la “realizzazione di siti web” da parte di chi non sa fare siti internet) ed ha riguardato tutto il mondo.
Erano presenti oltre 150 tra i migliori SEO mondiali con l’obiettivo di posizionarsi più in alto possibile su Google.com per la query “SEO hero” con un dominio nuovo (non erano quindi ammessi siti web che avevano uno “storico” antecedente all’inizio del concorso).

Il concorso prevedeva 6 rilevazioni del posizionamento su Google.com per la query “SEO Hero” rilevata da New York. In tutte e 6 le rilevazioni Walid non solo è arrivato primo (posizionando la chiave in prima pagina) ma ha staccato di GRAN LUNGA tutti gli altri competitori (di oltre 80 posizioni).

Oltre alla “gloria” e alla “Coppa del mondo della SEO” Walid ha vinto 50.000 dollari (non male vero), questo l’ammontare del premio in denaro messo a disposizione da Wix al vincitore del concorso (ufficiale dal 30 marzo 2017, direi che Walid deve pagare una cena…).

Vediamo un attimo di capire la strategia (non solo lato SEO) che Walid ha attuato per riuscire a vincere il concorso che ho trovato molto istruttiva ed interessante

1) Intanto complimenti. In due parole, se puoi, qual’è stata la tua strategia?

Ciao, innanzitutto ti ringrazio perché sono veramente felice dell’invito sul tuo blog [grazie a te, ndr].

La prima cosa che ho fatto è stata quella di definire il significato della query “SEO Hero” in relazione al mio sito internet, provando ad anticipare cosa avrebbe rappresentato “SEO hero” nei siti dei miei competitori.

Di cosa avrebbero parlato gli altri partecipanti al concorso? Che tipo di siti internet avrebbero realizzato per provare a vincere e quindi a posizionarsi per la chiave “SEO Hero”?

Era ovvio che tutti i miei competitori avrebbero collegato il “concetto” SEO Hero al concorso SEO di Wix. Quindi facendo un “collegamento” nei loro siti web tra il “topic” SEO HERO ed il concorso di Wix.

Io ho voluto dare una definizione ben diversa all’entità “SEO Hero”.

Ho deciso che SEO Hero sarebbe stato un brand (il mio brand) e non una parola chiave da “scalare” nell’ambito di un concorso SEO, perché ho ritenuto questa strategia di grande aiuto in un concorso importante come questo (con partecipanti da tutto il mondo visto il premio di 50000 dollari promesso da Wix).SEO Hero Tool SEO

Sul sito [seo-hero.tech ndr] con cui ho partecipato, non ho mai parlato di Wix o del concorso SEO, ho volutamente “staccato” il mio sito dai cluster semantici correlati all’entità “SEO HERO” come concorso.

Google doveva pensare:
“Ok, SEO Hero è una entità legata al concorso indetto da WIX, ma è anche il brand di uno strumento di analisi SEO, non lo devo dimenticare”.

[Il sito internet con cui Walid ha vinto il concorso, lo ricordo, è SEO-hero.tech, un ottimo tool per l’analisi dei contenuti ndr]

Dopo questo primo passo fondamentale,  era chiaro che la quantità e la qualità dei backlinks sarebbe stata cruciale.

Il fatto di essere stato percepito come Brand sulla query, ha reso tutto più facile a livello di link earning [link verso il sito web guadagnati spontaneamente e naturalmente da altri siti/blog, ndr] anche perché ho avuto “via libera” sull’anchor text (SEO hero è il nome del mio tool è il mio brand).

SEO hero è diventato il marchio del mio software! Ed ho ricevuto link naturali “seo hero” che puntato al mio sito, non si è trattato di sovra-ottimizzazione, la chiave di brand ha naturalmente ricevuto molti link.

Detto questo il fatto di competere con uno strumento utile che è piaciuto a tante persone (redattori, copy, seo, semplici curiosi, formatori) mi ha aiutato ad ottenere un sacco di link organici e naturali da tutte le parti del mondo [il tool  di Walid Gabteni infatti è disponibile in 4 lingue ndr], che non solo mi spingono nei risultati di ricerca ma che mi portano anche tante visite. Questo traffico “organico” mi ha portato (e mi porta tuttora) tanti link da fonti autorevoli come per esempio il sito di Bruce Clay [uno dei SEO e delle agenzie SEO più “famose”al mondo, ndr].

2) I tuoi competitori sono arrivati molto dietro di te. Google per settimane ha tenuto sotto filtro (quindi invisibili) tutti i nuovi domini legati al concorso, poi a un certo punto il tuo Seo-hero.tech è uscito dal filtro ed è arrivato in prima pagina, questo è uno degli aspetti che ho trovato più interessanti del concorso, ti sei dato una spiegazione?

Non essendo parte del team di Google non posso avere certezze su questo filtro ma ci sono cose interessanti che posso raccontare.

Ho avuto anche la fortuna di conoscere bene questa tipologia di filtro, perché da almeno 3 anni si comporta esattamente nello stesso modo in casi simili.

Il 16 Novembre 2016 Wix fa un buzz annunciando un concorso con un premio di 50.000 $.

Di conseguenza nasce immediatamente un interesse per la query SEO Hero che dal nulla diventa una query molto cercata in rete.

Il 15 di Novembre nessuno si interessa a questa query, il giorno dopo diventa un trends di ricerca e per l’appunto lo stesso 16 di novembre tanti domini nuovi vengono registrati e nascono dei nuovi siti internet “ottimizzati” per la query “SEO Hero”.

Tutto questo viene rilevato da google come un’attività a “rischio” SPAM.

Google non sa esattamente cosa sta succedendo e protegge la SERP bloccando soltanto i domini nuovi (quindi non i domini registrati prima del 16 novembre) perchè considerati come potenziali spammers e quindi vengono “nascosti” nella SERP (ovvero sono visibili dopo la centesima posizione ad esempio)

Google NON ha bloccato solo gli spammers, non tutti i siti bloccati erano e sono spam, ha bloccato i siti di cui non si poteva ancora fidare (o riteneva di non potersi fidare del tutto).

In due parole ha protetto la SERP, temendo “infiltrazioni spam”.

I motivi per cui sono uscito del filtro molto probabilmente sono dovuti a:

  1. la quantità di link molto autorevoli ottenuti,
  2. aver creato un brand, quindi essere riuscito a staccare il più possibile il mio sito dal concorso
  3. aver creato un tool utile, non un sito nato esclusivamente per vincere il concorso di Wix.

3) Un bilancio di SEO hero, come hai trovato l’ambiente SEO mondiale? Ci sono stati “scherzi” giochi poco corretti, negative seo?

Assolutamente si, ma era chiaro. Come era chiaro che mi sarebbe arrivata un onda di negative seo “quando ho preso il comando della gara”.

Fra le cose più “Dark” che abbiamo visto c’è stato la tecnica di Hijacking che consiste nel “rubare” la paternità di un contenuto e di conseguenza la posizione di un sito internet nei risultati di ricerca. Purtroppo è una pratica abbastanza semplice da mettere in pratica [approfondiremo questo aspetto in un futuro post, ndr].

L’unico modo di proteggere il sito da questi attacchi è ottenere molta popolarità e autorevolezza sulla rete, e di conseguenza avere autorità agli occhi di google. Anche se non sei mai completamente protetto da queste pratiche scorrette, più il tuo profilo di link è potente e più diventa difficile rubarti la paternità dei tuoi contenuti.

L’onda di Negative SEO che mi è arrivata è stata divertente…

Alcuni hanno linkato il mio sito usando ancore di testo di tipo “hot web cam” pensando davvero che questo mi avrebbe potuto penalizzare [se qualcun* se lo sta chiedendo, Walid non si è posizionato con tale chiave di ricerca, ndr].

Ho usato per sicurezza il disavow tool [strumento di Google che consente ai webmaster di disconoscere i link in ingresso considerati come negativi, non attinenti o artificiali, ndr], però era abbastanza chiaro per Google che questi link erano tentativi di negative SEO, e probabilmente anche senza il disavow non li avrebbe considerati.

4) Cosa si prova ad essere il “re della SEO mondiale“? Cambierai qualcosa nel tuo modo di lavorare?

Voglio insegnare a mio figlio [Walid ha un figlio di 3 anni, ndr] che “l’importante è partecipare”. Detto questo la vittoria è una bellissima sensazione, sopratutto quando avviene dopo un grande sforzo, ho lavorato duramente alla realizzazione del mio tool. Sono felicissimo perche si tratta di un concorso mondiale, non del concorso SEO di Sesto Fiorentino.

Non penso che cambierò molto il mio modo di lavorare, il mio modo di fare SEO evolve solo in base ai test che facciamo ogni giorno.

Probabilmente questo concorso mi ha dato ancora più voglia di lavorare sui progetti multilingua, SEO Hero doveva essere posizionato in inglese su Google.com. Ho dimostrato che l’international SEO non mi fa paura, anzi è un campo molto stimolante su cui lavorare.

5) Il tuo è anche un caso di “link earning”, grazie al software ti sono arrivati link da tutto il mondo e molto autorevoli. I link quindi sono ancora il segnale più importante nel posizionamento di un sito? Oppure no?

I link sono un segnale molto importante, ed il fatto di competere con uno strumento utile mi ha permesso di realizzare la mia strategia.

Se partivo con un semplice sito che faceva “news dal concorso seo di Wix” per esempio o se partivo con l’ennesimo blog SEO, avrei dovuto pensare molto diversamente il lavoro di link earning, perché comunque sarebbe stato fondamentale!

Nella vita reale della SEO, quando si lavora per grandi nomi o grandissimi brand non abbiamo bisogno di fare molto a livello di link, però per le piccole e medie aziende spesso la strategia di link building fa la differenza.

Detto questo non nego l’importanza dei contenuti, diciamo che bisogna lavorare su tutti i segnali importanti per Google [quindi: onpage, contenuti e link, ndr].

6) Tra i SEO che hanno partecipato al concorso, c’è qualche strategia che hanno adottato che ritieni sia stata interessante che ci vuoi raccontare? Anche per concedere l’onore delle armi agli avversari…

Ho visto molte cose interessanti ma forse non portate al massimo delle loro possibilità.

Per esempio ho trovato molto valido una specie di quiz SEO dove a secondo delle risposte fornite l’applicazione ti diceva quale “grande” nome della SEO eri. Rispondevi alle domande poi alla fine il quiz ti diceva sei come “Rand Fishkin”, oppure somigli molto a “Aleyda Solis”.

Era molto carina come idea, anche perché la stessa Aleyda Solis ha raccontato di aver fatto il test e l’applicazione ha risposto che era proprio Aleyda Solis.

Cosa ha fatto Aleyda Solis? A quel punto?
Ha semplicemente mandato un tweet, dicendo che era uno strumento divertente, ma non ha linkato la risorsa perché era puro divertimento. Penso quindi che questo tipo di “giochino” poteva andar bene bene per fare brand awareness ma non per fare posizionamento o link earning.

Non tutte le cose fighe portano link, sopratutto oggi quando basta pubblicare un Tweet (con link nofollow) per citare una risorsa o una pagina web.

Le risorse che ottengono link sono ad esempio quelle che aggiungiamo ai nostri favoriti, bisogna sempre ricordarselo.

7) Come sai [ho il piacere di lavorare da tempo con Walid ndr] sono molto attento alla formazione, anche alla luce del concorso, che consigli daresti ad un ragazz* che vuole diventare SEO? Quali sono gli aspetti più importanti di questo lavoro secondo te?

I consigli sono tanti, nello stesso tempo è importante avere un focus e non partire verso tutte le direzioni, un pò a casaccio.

Se conosci l’inglese, tieni d’occhio i blog ed i forum americani che spesso sono “più sul pezzo e sul piano operativo”.

Detto questo, possiamo leggere tante sciocchezze a giro, anche su siti famosissimi, non tutto è sempre vero o sempre falso in ambito SEO.

Leggere e formarsi, è sempre ottimo, ma oltre a seguire corsi è importante mettere in pratica, sperimentare, lavorare sodo su progetti concreti (anche personali) questo è il migliore dei modi per imparare a fare SEO e per crescere in fretta come professionista. Come tutti i lavori si impara sul campo, lavorando sodo, poche chiacchiere e tanta pratica!!!

Tanti leggono blog da anni, ma fanno pochi siti e quando li metti davanti ad un progetto “concreto” e pratico non sanno nemmeno da dove cominciare. I fallimenti nella SEO spesso sono dovuti all’inazione, non agli errori.

Bisogna passare all’azione e praticare la SEO non parlare di SEO.

8) Quasi tutti i concorrenti hanno scelto degli exact match domain (domini che riportano la parola chiave seo hero) perchè secondo te

Perché tutti sanno quanto puo essere di aiuto avere la “chiave” per cui vogliamo essere posizionati nel dominio.

Anche la mia strategia sarebbe stata molto più difficile da mettere in pratica senza l’emd (exact match domain).

Volevo che Google considerasse SEO Hero come il mio marchio, per questo il mio dominio doveva essere seo-hero.tech o seohero.tech

9) Secondo te quale sarà l’evoluzione della SEO? So che non hai la “palla di vetro” ma provo comunque a chiedertelo…

Google migliora giorno dopo giorno, anche la SEO di conseguenza deve “migliorare” sia lato “marketing” sia lato  “tecnico”.

I recenti aggiornamenti dimostrano che Google riesce a capire meglio quali sono i siti web spam o di scarsissimo valore e a dare di conseguenza più visibilità ai risultati rilevanti e qualitativamente migliori su una specifica query.

Bisogna essere bravi a capire cosa “vuole” l’utente ed offrire di conseguenza quello che “vuole Google”.

Detto questo la SEO non mi sembra che sta diventando più “search engine friendly”, le tattiche di manipolazioni dei risultati di ricerca diventano solo un pò piu complesse e di conseguenza solo un pò più costose. [nella SEO è spesso questione di budget pure secondo me, ndr]

I fondamentali della SEO rimangono gli stessi: contenuti + onpage + backlinks.

10) Infine, che fine farà seo-hero.tech? Continuerai a svilupparlo?

Certo [MENO MALE, ndr], devo continuare il suo sviluppo, non è semplice perché devo dare la priorità alle aziende che hanno bisogno di me come consulente e SEO Hero “è una cosa in più”.

Prometto che a breve ci saranno nuove features molto interessanti per chi crea contenuti in “ottica SEO”, non voglio dire molto per ora. A questo proposito se mi inviti di nuovo sul tuo blog potrò presentare qualche novità pazzesca [e ci mancherebbe che non sia tra i primi a vederla e ad invitarti…. ndr]

Ah, la domanda più importante, registrerai il dominio seoking.com?

Non è libero… [peccato… ndr]

Grazie Walid!
E solo in fine articolo, mi permetto due parole “personali”.
Ancora complimenti per come hai gestito tutte le fasi del concorso (e non parlo “solo” della SEO): strategia, sviluppo software, “brand”!
Una grande lezione di marketing e di Growth Hacking.

BRAVO! Conosco Walid da tempo anche al di fuori del lavoro e merita la vittoria sotto tutti i punti di vista!

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Filed Under: Blog, SEO e Web Marketing

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Vivo a Firenze e dal 1998 aiuto aziende, associazioni, enti e professionisti a creare e migliorare la loro immagine sul web. Mi piace fare formazione e scrivere su tematiche inerenti la UX, la SEO e l'educazione al digitale o dare qualche consiglio ai webmaster. Per questo ho deciso qualche anno fa, di creare questo blog.
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