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Che cos’è l’inclusive ux design

L’inclusive ux design applica alla progettazione dei siti web l’approccio del design inclusivo. Oggi internet è diventato un bene comune utilizzato da tutti e tutte, accessibile non significa solo dare la possibilità di connettersi ma è necessario fruire in modo consapevole delle risorse che la rete ci offre sotto tanti punti di vista:

  • Tecnico: software che consentano a tutte e tutti di accedere al web
  • Linguistico: una volta che tecnicamente riesco a fruire ad esempio una pagina web devo essere in grado di comprenderla e capirla
  • Cognitivo: oggi il web e le piattaforme social ci costringono ad un enorme sovraccarico informativo, aspetto cruciale e spesso indotto dalla pubblicità.

Che cos’è l’inclusive design

L’inclusive design è un approccio di design che mira a creare prodotti, servizi e ambienti che siano accessibili e utilizzabili da una gamma il più possibile ampia di persone, indipendentemente dalle loro abilità, età, cultura, genere, orientamento sessuale, religione, etnia, opinioni od altri fattori che possono discriminare, per esempio fattori sociali come la bassa scolarizzazione.

Questo significa che l’inclusive design tiene conto delle diverse esigenze e preferenze di tutte le persone e cerca di garantire che tutti, a prescindere dalla loro condizione di partenza, possano partecipare e ottenere il massimo dalle opportunità offerte ad esempio dal web.

L’inclusive design si concentra sulla creazione di soluzioni che siano flessibili e adattabili alle diverse esigenze, in modo da poter essere utilizzate da una vasta gamma di persone. Ciò include la progettazione di prodotti e servizi che siano accessibili ai disabili, la creazione di ambienti che siano accessibili a tutti, compresi quelli con disabilità, e l’utilizzo di tecnologie che permettano a tutti di interagire con l’ambiente circostante.

L’inclusive design è una filosofia che si estende a tutte le fasi del processo di design, dalla ricerca e dalla progettazione alla produzione e alla distribuzione. L’obiettivo è di creare soluzioni che siano accessibili a tutti e che aumentino la partecipazione e la qualità della vita per tutti e tutte.

La tecnica al servizio delle persone, non il contrario.

Che cosa si intende per ux design

L’UX design, o User Experience design (progettazione dell’esperienza utente), è un approccio progettuale che si concentra sulla creazione di prodotti digitali che soddisfino le esigenze degli utenti e forniscano un’esperienza positiva e soddisfacente.

L’UX design è interdisciplinare e comprende la progettazione di interfacce utente, la ricerca utente, la valutazione dell’usabilità, la progettazione della struttura delle informazioni e la progettazione della conversazione, al centro dovrebbe sempre restare la persona che fruirà dell’artefatto.

Il focus principale dell’UX design è sull’utente, e l’obiettivo è quello di creare prodotti che siano facili da usare, che forniscano informazioni appropriate e che aiutino gli utenti a raggiungere i loro obiettivi. Per raggiungere questo obiettivo, gli UX designer lavorano a stretto contatto con gli sviluppatori, i produttori e gli stakeholder per comprendere le esigenze degli utenti e per creare soluzioni che soddisfino queste esigenze.

L’UX design si applica a una vasta gamma di prodotti digitali, tra cui siti web, app mobili, software, prodotti intelligenti e molto altro ancora. Il risultato finale deve essere un prodotto che sia facile da usare, che fornisca un’esperienza positiva per l’utente e che sia in grado di aiutare l’utente a raggiungere i suoi obiettivi.

Inclusive design (design inclusivo) e progettazione web

Ci sono molte tecniche che possono essere utilizzate per declinare l’inclusive design nella creazione di pagine web. Ecco alcuni dei principali modi in cui l’inclusive design può essere incorporato nella progettazione di un sito web:

  1. Accessibilità: Una pagina web accessibile è progettata in modo che tutti possano utilizzarla, indipendentemente dalla loro abilità o dall’utilizzo di tecnologie assistive come screen reader o controller di movimento. Questo significa che le pagine web devono essere progettate con le linee guida dell’accessibilità Web (WCAG) in mente.
  2. Design adattivo: Un design adattivo significa che la pagina web si adatta automaticamente al dispositivo utilizzato per visualizzarla, ad esempio un computer, un tablet o uno smartphone. Questo consente a tutti gli utenti di accedere e utilizzare facilmente il sito, indipendentemente dal loro dispositivo.
  3. Contenuti ben strutturati: I contenuti ben strutturati sono importanti per l’accessibilità e l’usabilità di una pagina web. Questo significa che i contenuti devono essere ben organizzati, con intestazioni e sottotitolo, e devono essere facili da navigare.
  4. Font leggibili: I font leggibili sono importanti per garantire che tutti gli utenti possano leggere il contenuto del sito web. Questo significa che i font devono essere di dimensioni adeguate e di un tipo di carattere facile da leggere.
  5. Contenuti alternativi: I contenuti alternativi come descrizioni testuali per le immagini o trascrizioni per i video sono importanti per garantire che tutti gli utenti possano accedere e comprendere il contenuto del sito web, indipendentemente dalla loro abilità.
  6. Contenuti veloci ad essere caricati e correttamente visualizzati dall’utente
  7. Linguaggio chiaro, comprensibile e trasparente: comprendere il testo non basta è necessario che le informazioni siano chiare e trasparenti, evitare contenuti aggressivi “persuasivi” e tecniche che sfruttano la psicologia comportamentale applicata all’economia (quindi agli e-commerce) non rientra, secondo me, in un design veramente inclusivo.

Questi sono solo alcuni dei modi in cui l’inclusive design può essere declinato nella creazione di pagine web, approfondirò poi alcuni aspetti. L’obiettivo dell’inclusive design è di garantire che tutti gli utenti possano accedere e utilizzare facilmente il sito web, indipendentemente dalle loro esigenze o abilità.

Inclusive design per gli esseri tecnici

Oltre agli esseri umani interagiamo anche con esseri tecnici ad esempio gli algoritmi delle piattaforme digitali o i motori di ricerca, ho sempre inteso la SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca) in questa ottica, aiutare i bot a leggere correttamente le informazioni contenute nelle risorse web. Mantenendo però saldo il concetto che i siti web dovrebbero servire alle persone e non il contrario.

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